CronacaPolitica

Mario Richiero, sindaco gentile e concreto

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BRUZOLO . Martedì 25 agosto; mancano pochi minuti alle 15 quando Mario Richiero. deceduti nella notte tra domenica e lunedì all’età di 75 anni, torna davanti a quel Palazzo Comunale che da quando aveva poco più di 18 anni è stato la sua seconda casa. Intorno al feretro ci sono i labari delle associazioni del paese, c’è la Banda Musicale, ci sono pressochè tutti i sindaci della bassa valle e alcuni dell’alta; c’è anche il presidente della Regione Alberto Cirio. Ma, soprattutto, c’è tanta tanta gente e tanta commozione. Accanto alla bara la moglie Rosanna con il figlio Donato Davanti al Comune scocca l’ora delle lacrime, dei ricordi, del ringraziamento. Il vicesindaco Mario Larotonda, parla a nome di tutto il paese, la voce rotta dalle lacrime: “Mario Richiero ci ha lasciato. La malattia ci ha portato via una persona che ha sempre vissuto a Bruzolo e che ha amato questo paese”.

Dipendente comunale per più di 50 anni, poi vicesindaco. Quindi sindaco dal 2004 per due mandati e poi ancora vicesindaco. Dall’anno scorso è tornato primo cittadino; un mandato interrotto dalla morte. Il suo legame con Bruzolo era fortissimo. “ In tutte le vicende, positive e negative, che fanno la storia di una comunità – ha detto ancora Larotonda – Mario è sempre stato un prezioso punto di riferimento per tutti. E’stato un uomo che ha dato molto, senza chiedere nulla in cambio; sempre a contatto con la gente e con il territorio”. Richiero non sarà ricordato solo “ per la sua cordialità e per l’altruismo che l’ha contraddistinto ma per tutto quello che ha fatto per questo paese e per la sua comunità”.

Un uomo, ha aggiunto Larotonda, “di poche parole e di molti fatti concreti”. Passava molto del suo tempo in Comune “ma non mancava di essere presente e di rappresentare Bruzolo nelle sedi dove si prendono le decisioni importanti; in Regione, Provincia, nell’Unione Montana dei Comuni. Da tutti è sempre stato rispettato ed è stato sempre a fianco degli altri sindaci nel difendere la valle, il tuo territorio, la natura, le tradizioni. Lo abbiamo visto nei giorni più duri dell’epidemia. Sempre pronto ad aiutare gli altri, i cittadini nonostante la malattia lo facesse penare parecchio. La gente lo ha sentito vicino nelle cose concrete e nella condivisione di quei giorni angoscianti”.

Alcuni dipingono Mario Richiero come uomo burbero.

“Nulla di più sbagliato, Era una persona ironica, che amava vivere. Un uomo saggio che amava la gente e i bruzolesi che si fidavano di lui; anche quando non poteva accontentare qualcuno, gli veniva riconosciuta trasparenza e correttezza. Un esempio per tutti noi”.

Parla qundi Pacifico Banchieri, presidente dell’Unione Montana dei Comuni della bassa valle: “La comunità di Bruzolo e quella valsusina perdono un uomo, un amministratore di grande valore. Mario ci mancherà per la sua concretezza, la sua gentilezza, la sua semplicità, per la sua attenzione alle cose (partendo da quelle piccole) senza alcun esibizionismo. Per lui era più importante fare che apparire”.

“E’ triste perdere una persona come Mario in un momento come questo, in cui nella gente c’è disprezzo per chi fa politica e si occupa della cosa pubblica. Mario Richiero sarà sempre un esempio per tutti noi”.

Breve e sentito l’intervento del presidente della Regione Alberto Cirio: “Il Piemonte è grato a persone come Mario. È grato ai suoi Sindaci’. Se abbiamo un modo per far vivere in eterno qualcuno è continuando a prenderci cura delle cose che più ha amato’.

Dopo la commemorazione davanti al Comune, la Messa funebre celebrata dal parroco don Luigi Chiampo-

BRUNO ANDOLFATTO

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