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Tav, disgrazia o opportunità per la Valle?

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TAV, disgrazia o opportunità per la valle di Susa? Questo è il problema, verrebbe da rispondere citando Shakespeare. Oppure, manzoniamente, “ai posteri l’ardua sentenza”. La questione si pone da decenni in valle di Susa e, sul fronte delle opportunità, è di questi giorni l’intenzione di mettere a punto un progetto di intervento, collegato alla Torino- Lione, per rilanciare l’economia della Val di Susa e di Torino. E’ l’obiettivo che si è data la Filiera Torinese delle Costruzioni, che unisce le associazioni datoriali torinesi Ascom, Ance, Confartigianato, Cna Costruzioni e Unione Industriale di Torino. Realtà che, messe insieme, contano oltre 15 mila imprese che operano nella provincia di Torino sull’intera filiera: costruttori edili, produttori materiali da costruzione, rivenditori di materiali e impiantisti.

‘In un momento di grande difficoltà come l’attuale, riuscire a coniugare le diverse vocazioni della Val Susa con il rilancio e lo sviluppo economico del territorio diventa strategico e prioritario. Così le associazioni della filiera stanno lavorando per individuare un percorso condiviso di miglior utilizzo delle risorse provenienti dalle opere di compensazione della TAV, consapevoli che solo uno sviluppo armonico e rispettoso di ambiente e tradizioni può attivare una ripresa economica solida e con prospettive di lungo termine’, spiega una nota dei promotori.

‘La filiera, riunitasi per la prima volta una decina di anni fa con lo scopo di individuare progetti e strategie utili al rilancio del settore duramente colpito dalla crisi finanziaria del 2008, partecipa con propri rappresentanti al tavolo dell’Osservatorio per l’asse ferroviario Torino-Lione. Per questo negli ultimi mesi si è deciso di mettere a punto un progetto di intervento e di incontrare gli assessori competenti della Regione Piemonte, Marco Gabusi e Andrea Tronzano”. Organizzazioni e assessori regionali si incontreranno domani, venerdì 4 settembre, “per condividere una prospettiva di futuro per il settore e l’avvio del percorso individuato’, conclude la nota.

Sul fronte di quanti, invece, considerano l’alta velocità ferroviaria una disgrazia per la Valle di Susa, è la consigliera regionale pentastellata Francesca Frediani a dire che “Il progetto della cosiddetta Filiera delle costruzioni in Valle di Susa è l’ennesima presa in giro nei confronti di questo territorio. Non può coesistere uno “sviluppo armonico e rispettoso dell’ambiente” in presenza di un’opera impattante e devastante come la Torino-Lione. E’ evidente che si tratta di un tentativo, nemmeno troppo celato, di allungare le mani sul bottino delle compensazioni. I nobili intenti elencati negli obiettivi ben difficilmente si conciliano con gli effetti prodotti dalla grande opera inutile. I promotori del progetto, se hanno il coraggio, vadano a raccontare queste favole ai coltivatori che hanno i propri terreni nei pressi del cantiere di Chiomonte”. E, secondo Frediani, “la conferma che si tratta di una ennesima presa in giro ai danni della Valle di Susa è rappresentata dalla partecipazione della Filiera delle costruzioni all’osservatorio Tav. Un soggetto ormai defunto da molti anni, che non rappresenta in nessun modo il territorio valsusino ma solo gli appetiti delle solite lobbies”.

Bruno Andolfatto

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