Venaus al voto. Erwin Durbiano: “Guardiamo avanti, verso i prossimi 30 anni”
VENAUS Polivalente gremito per la presentazione della lista “Insieme per Venaus”, martedì 1 settembre. Non ci sono preamboli nè riferimenti palesi allo strappo che, a luglio, ha portato alla detronizzazione del sindaco Avernino Di Croce. Sul palco (e in lista), insieme al candidato sindaco, il trentaquattrenne Erwin Durbiano, ci sono quasi tutti i protagonisti del “golpe bianco” (le dimissioni di sette consiglieri) tranne una.
In prima fila c’è anche lui, l’Avernino furioso che però, per tutta la serata, prende diligentemente appunti senza intervenire.
Contenuti? Il primo è scontato: completare l’opera avviata una decina d’anni fa da Nilo Durbiano e poi fare in modo che Venaus sia attrattivo, aumenti i residenti, offra nuove opportunità ai giovani.
“E giovane è anche la lista – esordisce Erwin Durbiano – tanto che l’età media è di 48 anni e il più giovane dei candidati è appena diciottenne (Manuel Rumiano) e si è distinto quando ha fatto servizio civile a Venaus per aver catagolato e sistemato i circa duemila libri della Biblioteca Comun ale”. Per il resto non mancano le altre fasce di età, ultrasessantenni compresi e giovani mamme. “Non abbiamo la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi ma non possiamo rimanere prigionieri dei “non si può fare” imposti dalla burocrazia. Mancano le risorse? Bene, andremo
a cercarle partecipando a bandi e scovando possibilità di finanziamenti da enti sovracomunali ”, assicura il candidato sindaco.
“Bisogna immaginare uno sviluppo di lungo periodo, guardare ai prossimi 30 anni prosegue -; proprio l’emergenza Covid ci ha rivelato come molte persone stiano cercando di spostarsi dalla città per andare a vivere in campagna in montagna. Venaus ha le carte in regola per accogliere nuovi abitanti”.
Il programma della lista, tra le altre cose, prevede interventi sul territorio, la montagna, l’agricoltura: “ Dobbiamo lavorare per ridurre al minimo gli effetti dei mutamenti climatici sul territorio (frane, alluvioni) e operare per prevenire il dissesto”.
Poi si prosegue con il recupero degli alpeggi, delle borgate, la manutenzione dei sentieri e delle piste tagliafuoco. Per non parlare del sostegno alle aziende agricole:” Vogliamo dar vita a un paniere dei prodotti di Venaus e istituire la De.Co., Denominazione Comunale di Origine per alcuni di questi”.
Ma una delle grosse sfide, dopo l’inaugurazione della nuova scuola, pare proprio essere quella di stabilire che uso fare del vecchio edificio scolastico. Le idee qui sono tante: ”Farlo diventare un punto di aggregazione giovanile (aula studio, caffè letterario“.
Proprio la vecchia scuola, nelle intenzioni della lista, ospiterà la Biblioteca Comunale, l’aula studio ma potrebbe anche essere sede per iniziative come Cineforum. Ancora. Nel vecchio edificio potrebbe trovare spazio un nuovo ambulatorio medico infermieristico ma anche la sede di una nuova iniziativa: la Banca del Tempo: una lista di volontari, con nomi e numeri di telefono, disponibili a “scambiare” e “investire”servizi e tempo per gli altri”. Verso la fine della serata Erwin Durbiano torna da dove era partito: costruire la nuova Venaus. “ A partire dal… vecchio, cioè dai vecchi immobili. Su 100 edifici – aggiunge -la metà è abitato, il resto è sfitto”. La sfida:” Promuoverne il recupero e favorire la nascita di nuove imprese, come B& B, affittacamere e case vacanza”.
Bruno Andolfatto