Referendum 2020, si vota nelle scuole ma c’è chi ha scelto luoghi alternativi
Parole, discussioni, polemiche; e poi la corsa contro il tempo per arrivare pronti, lunedì 14, al suono della campanella. L’anno scolastico può cominciare ma per interrompersi subito, almeno per qualche giorno perché c’è un referendum che incombe. E allora la domanda sorge spontanea, quest’anno più di sempre: perché si vota sempre nelle scuole costringendo insegnanti, studenti, famiglie a questa pausa forzata? Non sono proprio possibili altre soluzioni?
Non dappertutto è così. A Villar Focchiardo il rito elettorale si consuma nella zona del Palazzo Comunale, nell’aula consiliare e nella saletta delle associazioni. “Non usiamo le scuole da un bel po’ di anni”, fa sapere il sindaco Emilio Chiaberto.
Nella vicina San Giorio, informa il vicesindaco Luca Giai, “ da una decina d’anni qui le scuole non vengono scalfite dalle elezioni; tutto si svolge nel Centro Polivalente di via Carlo Carli 148, meglio fruibile dalle persone con disabilità”.
Anche Chianocco risolve la questione all’interno del Palazzo Comunale (da tanti anni) e Vaie utilizza per i due seggi il Centro Polivalente.
Decisione importante anche a Buttigliera Alta che dice basta al voto nelle scuole a partire dal 2020. I 4 seggi di Capoluogo non saranno nella scuola primaria ma nella palestra di corso Laghi; i tre seggi di Ferriera, saranno trasferiti dalla secondaria “Giacomo Jaquerio” alla vicina palestra Palabianco.
“Vogliamo favorire al massimo la ripartenza delle scuole spiega il sindaco Alfredo Cimarella -; bambini, ragazzi e famiglie hanno già sofferto parecchi disagi durante il lockdown e non ci è parso opportuno bloccare di nuovo le lezioni ad una settimana dalla ripresa”.
Scuole regolarmente aperte anche a Chiusa di San Michele che affida la decisione di non interrompere le lezioni a un avviso del sindaco Fabrizio Borgesa: “Per evitare di interferire sullo svolgimento delle attività scolastiche”, il voto del referendum si svolgerà nel salone polivalente della ex società operaia di via General Cantore.
Poi c’è chi si è posto il problema rinviando la soluzione alle prossime consultazioni elettorali: “Stiamo pensando a possibili alternative”, dice la sindaca di Sant’Ambrogio Antonella Falchero.
Stessa situazione a S.Antonino.
“ Abbiamo fatto di tutto per non utilizzare la scuola primaria ma per le prescrizioni dovute al Covid19, non
possiamo spostare i seggi in altro luogo. Se l’emergenza sanitaria cesserà alle prossime elezioni si andrà a votare negli spogliatoi della nuova palestra di piazza della Pace. Così non si dovranno più perdere giorni di scuola per permettere di esercitare un diritto democratico”.
Bruno Andolfatto