S.Antonino, la tedesca che aiutò i partigiani sarà cittadina bemerita
SANT’ANTONINO. Ilse Schölzel Manfrino sarà cittadina benemerita di Sant’Antonino. Sarà il Consiglio comunale a deliberarlo mercoledì 27 gennaio, Giornata della Memoria. La proposta è partita dall’Università della Terza Età per riconoscere “l’alto valore civile delle sue azioni in occasione dell’occupazione nazifascista del paese”, come è scritto nella proposta depositata a metà dicembre. “Il suo riconoscimento – si legge – insieme a quello conferito il 28 novembre 2018 da questa amministrazione alle famiglie santantoninesi Burdino, Pent e Fobini e a Liliana Segre il 18 dicembre dello scorso anno, completa il percorso di riconoscimento pubblico verso quanti, consapevoli del rischio a cui si esponevano, non si sottrassero al dovere civico con coraggio e rettitudine morale e intellettuale”.
Piero Del Vecchio, presidente dell’Unitre, aggiunge che “ di Ilse Schölzel Manfrino si è detto e scritto molto, non sempre con rigore storiografico. Di lei è certo l’impegno verso la popolazione in occasione del secondo conflitto mondiale”.
Sfollata da Torino nell’autunno del 1942, mentre il marito Vittorio – attore professionista – seguiva le truppe al fronte con i suoi spettacoli teatrali, Ilse conosceva benissimo il tedesco e l’italiano e per questo veniva spesso chiamata a fare da interprete tra le opposte fazioni (partigiani e tedeschi). Generosamente non rifiutò mai il proprio sostegno a chiunque lo chiedesse.
Nella sua casa al Cresto le capitò di ospitare i partigiani appena scesi dal Colle Bione in cantina; proprio nel momento in cui i soldati tedeschi, che nel frattempo avevano deciso di passare a trovarla, si trovavano seduti al tavolo della sua cucina”.
Momenti difficili affrontati con coraggio. Aiutò la famiglia Pescarolo, ebrei sfollati da Torino, favorendo la visita di un medico (tedesco) suo conoscente; fu protagonista in occasione delle trattative per l’incolumità del paese e della liberazione dei dieci ostaggi nell’ottobre del 1944 e in diverse altre circostanze. Il suo ruolo di collaboratrice dei partigiani le venne riconosciuto dal CLN regionale e locale.
Morì alla vigilia di Natale del 1978 all’età di 64 anni. “Abbiamo accettato senza esitazione la proposta dell’Unitre spiega il sindaco Susanna Preacco – e abbiamo scelto di collocarla proprio in concomitanza con la Giornata della Memoria. La sua contrarietà alle leggi razziali, testimoniata con l’aiuto alla famiglia ebrea sfollata al Cresto è oggi occasione di riflessione per tutti, giovani e meno giovani”.
Stante le norme in emergenza Covid, al di là della seduta del Consiglio comunale, sarà proposta una conferenza online del sindaco con la collaborazione degli operatori del Servizio Civile Universale, Laura Verduci e Enrico Ablutone, per illustrare la vita di Ilse Schölzel Manfrino e i contenuti della Giornata della memoria.
B.And.