Un “So.rri.so” agli artigiani dal microcredito
L’iniziativa della Fondazione “Don Mario Operti” supportata da Intesa Sanpaolo
Arcidiocesi di Torino-Susa e Intesa Sanpaolo insieme per sostenere le microimprese e i lavoratori autonomi del territorio colpiti dalla pandemia e dall’incertezza economica.
Obiettivo: offrire un servizio di accompagnamento al credito permettendo loro di riprogrammare un futuro lavorativo. L’iniziativa – presentata lunedì 8 febbraio in live streaming da Gian Maria Gros-Pietro , presidente di Intesa Sanpaolo, Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, Tom Dealessandri presidente della Fondazione Don Mario Operti e Teresio Testa, Direttore Regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo – è coordinata dalla Fondazione don Mario Operti Onlus, ’braccio operativo’ della Pastorale sociale e del lavoro che rafforzerà così la disponibilità del Fondo So.rri. so, nato per porre argine agli effetti sociali ed economici della pandemia nella vita quotidiana delle persone.
L’iniziativa coinvolge le associazioni di categoria delle piccole imprese che contribuiranno a portarla a conoscenza dei soggetti interessati e a garantire un’efficace e corretta fruizione. I territori coinvolti sono i 137 Comuni della Città metropolitana a cui si aggiungono 15 centri della provincia di Cuneo e 6 di quella di di Asti. Il Gruppo Intesa Sanpaolo metterà a disposizione un numero selezionato di filiali per dar corso immediato agli interventi.
Punto di forza dell’iniziativa è la tutela congiunta fornita dai soggetti promotori ai richiedenti, che non solo potranno contare su un supporto professionale per la valutazione dei progetti, ma anche su un sostegno morale per guardare al futuro con maggiore fiducia. I finanziamenti concessi, rimborsabili in massimo 6 anni, beneficiano di un tasso dello 0,4% grazie alla garanzia prestata dalla Fondazione Operti, moltiplicata da Intesa Sanpaolo.
Secondo recenti stime, a seguito della pandemia oltre 33.000 aziende e quasi 100.000 lavoratori piemontese sono interessati dalla cassa integrazione in deroga a dicembre 2020, con una spesa stimata di circa 182 milioni di euro. Nel solo periodo gennaio-novembre 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, si sono registrate 174.000 assunzioni
in meno mentre è aumentato il numero di famiglie beneficiarie di misure pubbliche a sostegno del reddito rispetto all’anno precedente. Il Reddito di emergenza è stato richiesto da 15,1 famiglie piemontesi ogni 1.000, valore superiore alle altre regioni del nord, eccetto Liguria (15,5) ed Emilia-Romagna (22,5).
‘Il lavoro è la prima emergenza sociale. Era un nodo critico già prima dello scoppio violento della pandemia; oggi lo è diventato drammaticamente ha sottolineato l’arcivescovo di Torino, Nosiglia – e senza le imprese non può esistere lavoro. Per tali ragioni, abbiamo ritenuto opportuno costruire un’iniziativa specifica a sostegno del credito delle microimprese che, come sappiamo, rappresentano la principale filiera produttiva del nostro Paese e del territorio torinese. Attraverso un gesto concreto, complementare alle tante iniziative pubbliche e private, vogliamo mostrare la nostra vicinanza a questa importante realtà sociale, camminando insieme a quei tanti piccoli imprenditori che quotidianamente devono lottare per mantenere viva la propria realtà produttiva’.
‘Il dialogo di Intesa Sanpaolo con gli enti che hanno a cuore il sostegno sociale delle nostre comunità ha radici lontane ha osservato il presidente di Intesa Sanpaolo, Gros-Pietro – siamo grati a monsignor Nosiglia per aver contribuito con forza e determinazione a tenere alto il livello di attenzione rispetto alla situazione di emergenza e orgogliosi di poter dare subito il via ad un’iniziativa congiunta molto concreta. Essere una Banca d’impatto ci permette infatti di dare ascolto e risposta ad esigenze che vanno oltre alla tradizionale attività creditizia, ma che reputiamo fondamentali per il benessere comune”.
Bruno Andolfatto