Sant’Ambrogio, ridare vita al commercio, la sfida della Confesercenti e del Comune
SANT’AMBROGIO Seimila e 250 euro: è il costo del progetto presentato da Confesercenti al Comune per ridare vita al commercio di prossimità, settore stremato dall’emergenza Covid che ha bisogno di nuove idee e iniziative per riprendere vita. La proposta è stata discussa e approvata il 1° febbraio dalla Giunta Comunale che ha deliberato l’erogazione di un contributo di 5 mila euro.
“L’emergenza sanitaria del 2020 – si legge nella deliber – ha profondamente mutato il modo di vivere i centri urbani con la necessità per il commercio di prossimità di affrontare cambiamenti non solo dal punto di vista economico ma anche strategico, accelerando i processi di digitalizzazione e implementando le forme di vendita tradizionali”.
Nasce così il protetto “Territorio e Impresa”, curato da Confesercenti e propedeutico alla partecipazione al Bando dei Distretti Urbani del Commercio indetto dalla Regione Piemonte con il partenariato dei Comuni di Sant’Ambrogio, Sant’Antonino, Vaie, Caprie, Chiusa San Michele e Condove.
Nello specifico, il progetto si propone “di avviare una progettualità volta allo studio delle dinamiche del comm ercio” sul territorio di Sant’Ambrogio e si pone l’obiettivo di “aumentare il livello di progettualità costituendo un’associazione dei commercianti rappresentativa sul territorio”.
Dal punto di vista operativo, l’idea è quella di dar vita ad “momenti collettivi” (probabilmente cinque) con i commercianti per poi procedere con la creazione di un tavolo operativo tra gli operatori del commercio per analizzare punti di forza e di debolezza del territorio per avviare alcune riflessioni per progetto di sviluppo locale.
La fase successiva prevede la presentazione ai commercianti di un questionario con domande legate all’attività, riferite soprattutto al 2020. In particolare i quesiti riguarderanno: l’organizzazione dei punti vendita prima dell’emergenza sanitaria Covid-19; i punti vendita durante la fase del lockdown, la progettualità e le azioni condivise per il rilancio del commercio di prossimità.
Dall’analisi dei dati e delle risposte, si legge nel progetto, “sarà possibile concentrarsi su un progetto specifico di innovazione urbana e digitale (quali ad esempio consegna in comune, vetrina condivisa complementare, sistema del magazzino condiviso”.
Nella prima fase saranno anche previsti incontri tematici sulle opportunità dei canali social (Google My Business, Facebook, Instagram) e del loro utilizzo.
Bruno andolfatto