Cronaca

150 storie scritte dai ragazzi sugli eroi della vita quotidiana

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C’è chi fa l’allenatore sportivo, chi si adopera per la raccolta differenziata, chi cura aiuole e verde pubblico, chi fa il volontario e aiuta gli altri o fa il Vigile del Fuoco, l’Aib, il professore, il catechista; e poi non mancano mamme, papà, nonne e nonni. Sono solo alcuni esempi tratti da ben 150 storie, raccontate attraverso scritti, poesie, immagini, dai ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni che frequentano le scuole secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi “Centopassi” di Sant’Antonino e “Gonin” di Giaveno.

Davvero un ottimo risultato, quello ottenuto dal concorso lanciato a marzo dal Con.I.S.A. Valle di Susa e Val Sangone insieme ai dirigenti e agli insegnanti delle due scuole. L’iniziativa è nata all’interno del progetto “We Care Ben Essere in Valle” promosso dal Con.I.S.A. all’interno dell’azione “Ben Venuto” finalizzata a promuovere comunità accoglienti.

“Presìdi e professori – commentano Monica Lingua (responsabile area lavoro di Comunità del Con.I.S.A.) e Daniela Pastore (di Cooperativa Paradigma, capofila dell’azione BenVenuto)- sono stati davvero bravi a pungolare i ragazzi e ad affidare loro il compito di rispondere alla domanda: conoscete unbuoncittadino,unapersona che fa qualcosa di bello e di buono per tante altre persone, per tutta la comunità?”

Compitopernientefacile,perché si trattava non di raccontare le gesta eroiche di supereroi ma le azioni quotidiane di persone conosciute e stimate come “buoni cittadini”; esempi di chi non pensa solo a se stesso ma si dà da fare per gli altri, per la comunità, ama il suo paese e la sua gente.

Le 150 storie, in questi giorni, vengono “selezionate” dai giovani del servizio civile nel Con.I.S.A. Da questa “scrematura” scaturiranno circa 40 racconti che saranno sottopposti al vaglio della giuria coordinata da Anna Peiretti e composta da scrittori, giornalisti, amministratori e funzionari degli enti territoriali.

Per ciascuno dei due Istituti Comprensivi verrà stabilito un podio con tre studenti che saranno premiati con buoni libro del valore di 100 euro (primo), 50 (secondo), 30 (terzo).

Poi,emergenzaCovidpermettendo, sarà individuata una data per la festa di premiazione a cui saranno presenti i ragazzi con i “buoni cittadini” segnalati e descritti che riceveranno il meritato attestato .

Ma non finisce qui, come spiega Monica Lingua “all’interno del progetto ‘Ben-Essere in Valle’, un numeroso gruppo di persone di età compresa tra 20 e 70 anni, ha aderito al Registro delle Voci delle Valli, rendendosi protagonista di strategie narrative rivolte all’inclusione e alla condivisione di storie”.

Ed è proprio a partire da questa esperienza che si sta pensando ad “arrangiare”, diffondere e raccontare le storie scritte dai ragazzi, comprese quelle che non sono state selezionate e premiate ma che trasmettono emozioni e valori. Con.I.S.A., Biblioteche, Scuole, Comuni ci stanno pensando. Gli strumenti possono essere diversi: gruppi di lettura, podcast da diffondere sul web, letture nelle radio locali. Insomma, presto ne vedremo, anzi ne sentiremo, delle belle.

Bruno Andolfatto

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