Sant’Antonino, dopo 25 anni di attività, l’Unitre chiude i battenti
S.ANTONINO È convocata per sabato 12 giugno in seconda convocazione alle 11 presso il cortile della Biblioteca in via Torino 170, l’assemblea straordinaria dei soci per deliberare il bilancio di chiusura delle attività. Seguiranno i saluti delle autorità e del Direttivo e un momento conviviale. La decisione definitiva era stata presa all’unanimità nell’assemblea straordinaria dell’8 maggio “Alcuni componenti il Direttivo erano dimissionari – spiega il presidente Piero Del Vecchio – e non è stato possibile sostituirli, il calo di frequenza ai corsi e ai laboratori, unitamente al calo di iscritti registrato in questi ultimi anni, sono tra le cause principali di questa dolorosa ma inevitabile decisione. Sono stati 25 anni intensi che hanno offerto al territorio occasioni culturali e spunti progettuali non comuni. Ne siamo fieri, ma non siamo riusciti ad andare oltre”.
Il primo campanello d’allarme sulle sorti dell’Unitre era suonato nel novembre del 2020, nel periodo in cui tutte le attività culturalisieranofermatea causa della pandemia Covid. Ma Del Vecchio segnalava anche altri problemi. Dal 21 maggio 1996 (data di esordio ufficiale dell’Unitre di Sant’Antonino) “abbiamo lavorato tanto e lasciato molto al paese e al territorio – affermava – e sarebbe proprio brutto dover chiudere. Però, al di là di evidenti segnali di minore interesse verso le attività proposte riscontrabile nella frequenza ai corsi e laboratori, c’è una stanchezza mia e di qualche componente il Direttivo. Attualmente siamo in 11 di cui due dimissionari, il nuovo statuto offre la possibilità di una compagine allargata fino a 13 componenti. C’è spazio per quattro persone.Io non farò più il presidente, c’è bisogno di rinnovare e per farlo ci vogliono forze fresche, idee nuove e un leader nuovo. Non mi tiro indietro, sono disponibile a restare nel direttivo e dare una mano”. Da allora, però, poco è cambiato. Di qui l’inevitabile decisione di chiudere i battenti dell’associazione.
La sindaca Susanna Preacco esprime il suo rammarico: “Sono molto dispiaciuta e insieme a me lo è l’intera amministrazione comunale. La chiusura dell’Unitre è una perdita importante perché è sempre stata un polo culturale fondamentale per il paese. In questi 25 anni l’associazione ha promosso tantissime iniziative culturali e non solo. Speriamo che un giorno l’Unitre possa rinascere e faremo tutto ciò che in nostro potere affinché ciò avvenga anche se la consideriamo un’impresa estremamente difficile”.
Bruno Andolfatto