Vaie, il mistero delle ossa ritrovate
VAIE Il caso appare quanto meno inquietante. Siamo nel centro di Vaie, in via I maggio 28, in un edificio nel quale, fino a una trentina di anni fa, aveva sede l’Ufficio Postale. Qui, da qualche tempo, sono in corso lavori di ristrutturazione per aprire una nuova attività commerciale.
Ma ecco, nei giorni scorsi, spuntare il…. mistero. Dietro un lavandino, appena smurato, è comparsa una voragine dietro la quale si apriva un locale fino a quel momento pressoché sconosciuto ai più. All’interno, un mucchietto di ossa e altri oggetti, tra i quali un paio di scarpe.
Interrogativo macabro: si tratta di ossa umane? Per far luce sulla vicenda e sgomberare il campo da ogni dubbio sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Susa che hanno posto il locale sotto sequestro disponendo un accertamento approfondito sull’origine delle ossa.
Da giorni, l’argomento è oggetto di discussione tra i vaiesi e non solo.
Ad avere le idee chiare e la (quasi) certezza che non si tratti di ossa umane è il sindaco del paese, Enzo Merini. Per il primo cittadino non vi è alcun mistero. Le ossa non sono ciò che rimane di un delitto commesso e tenuto nascosto per tanti anni.
Secondo Merini la risposta è molto più semplice: le ossa sono di origine animale. La spiegazione: “ Intorno agli anni ’50, per un lungo periodo, in quel locale c’era una salumeria. Possiamo solo immaginare quanta carne sia stata disossata per confezionare insaccati. Nulla di più facile che qualche osso si sia infilato in qualche buco del pavimento per poi essere riportato alla luce con i lavori in corso in questi giorni”.
Una versione, quella del sindaco che, quindi, esclude l’origine umana delle ossa con un unico inconveniente, che riguarda il blocco temporaneo dell’attività commerciale che intende insediarsi nell’immobile al centro di Vaie e che, per procedere con i lavori e l’apertura, dovrà attendere l’esito degli esami sulle ossa e il conseguente dissequestro del locale.