Appaltato l’80% del tunnel della ferrovia Torino-Lione
Ma i tempi di realizzazione slittano di 1-2 anni
Tutte le squadre quando giocano puntano a vincere nei novanta minuti e ad evitare i supplementari. Alla Torino-Lione questo non sarà possibile. Colpa del Covid un fatto imprevisto che ci ha portato via grosso modo un anno. Quindi un prolungamento nei tempi di realizzazione della tratta internazionale sarà inevitabile. In più, sulla base dei contratti, stiamo verificando le tempistiche con le imprese. Tempo fa, il ministro delle infrastrutture aveva ipotizzato come anno di riferimento il 2032. Mi sembra uno scenario ragionevole”. Tutto, ovviamente, salvo altri imprevisti.
A parlare è Mario Virano che, ieri, in una conferenza stampa ha annunciato il disco verde agli appalti per lo scavo del Megatunnel di 57 km tra Susa e St. Jean de Maurienne.
In ogni caso, a proposito del tunnel di base della Torino-Lione, se è vero che fino ad ora non si è scherzato, adesso si fa veramente sul serio, visto che proprio ieri, martedì 6 luglio, il Consiglio di Amministrazione di Telt ha affidato tre appalti per un totale di 3 miliardi e 128 milioni di euro per la realizzazione di 48 km sui 57,5 km totali (115 se si considera checisarannoduecanne, una per direzione) di quella che sarà una delle più lunghe gallerie ferroviarie al mondo.
Con la decisione presa ieri, Telt dà di fatto il via libera allo scavo di circa l’80 per cento del tunnel, che corrisponde alla parte del territorio francese.
“Nei prossimi mesi – spiega il direttore generale di Telt Mario Virano – sarà la volta del lotto italiano, lungo circa 12 km, che vale circa 1 miliardo di euro”.
Tra l’altro, di questo megatunnel, 10 km sono già stati scavati negli anni scorsi durante le indagini geognostiche.
Tre i lotti. Uno riguarda la sezione di tunnel compresa tra il portale di ingresso francese, compresa tra Saint-Julien Montdenis e Saint-Martin-La-Porte. “Un tratto di soli 3 km ma con caratteristiche geologiche complesse – precisa Virano – che impone lo scavo non con la fresa ma con il metodo tradizionale (martellone ed esplosivo)”.
Lavori che avranno una durata stimata in 70 mesi, per un valore di 228 milioni di euro e che sono stati aggiudicati a un raggruppamento di imprese che vede come mandataria Implenia Suisse con la partecipazione di Implenia France, NGE, Itinera, Rizzani de Eccher.
L’altro lotto, di 23 km, parte dai 10 km in direzione Italia già scavati tra Saint-Martin-La-Porte e La Praz e arriva a Modane. I lavori di realizzazione delle due canne prevedono l’utilizzo di tre frese e, nei tratti più complessi, dei metodi tradizionali. Sono previsti circa 65 mesi di lavoro per un importo di 1,43 miliardi di euro. Ad aggiudicarsi l’appalto è il Raggruppamento Vinci Construction Grands Projets (mandataria) con la partecipazione di Dodin Campenon Bernard, Vinci Construction France e We-Build.
Ultimo lotto è quello che arriva fino al confine con il territorio italiano: 22 km tra Villarodin- Bourget e Modane. Tempi di scavo previsti: 72 mesi con due frese in azione in direzione Torino e metodo tradizionale verso Lione. Valore: 1,47 miliardi. Lavori aggiudicati al Raggruppamento Eiffage Génie Civil (mandataria) con la partecipazione di Spie Batignolles, Ghella, Cogeis.
Bruno Andolfatto