Tav, scontri (in Valsusa) e scavi (in Maurienne)
Giovedì 8, da quell’autunno inverno del 2005 il mondo, l’Europa, l’Italia, il Piemonte e anche la valle di Susa hanno cambiato pelle. La storia non è più la stessa. E lo si nota. Così, mentre bassa valle va in scena l’ennesima manifestazione No Tav con il consueto copione – inizio tranquillo tra il pop e il folk e conclusione con scontri con la polizia a base di sassi, petardi e idranti – alle 9 in punto del mattino oltralpe, in Francia, inizia ufficialmente lo scavo del tunnel di base della nuova ferrovia Torino-Lione a partire dalla piattaforma del cantiere operativo 08 a Villard-Clément, nel Comune di Saint-Julien-Montdenis, di fronte a Saint-Jean-de-Maurienne, sull’altra sponda del fiume Arc.
Un sito – informa Telt – che tra il 2018 e il 2021 ha accolto i lavori della tranchée couverte, ovvero il portale di ingresso francese della galleria, il raggruppamento «Lyon Torino CO08», composto da Implenia Suisse (mandataria), Implenia France, NGE Génie Civil, Itinera et Rizzani de Eccher, ha terminato le operazioni di preparazione del cantiere. Il raggruppamento della direzione lavori «Inalpage» è invece composto dacEgis structures et environnement (mandataria), Alpina, Ingerop Conseil et ingénierie et Geodata.
In quest’area il terreno è stato scavato per raggiungere la quota del tunnel di base. Sono state prolungate le grandi pareti di sostegno laterali e il terreno in cui si scaverà la galleria è stato consolidato con iniezioni di calcestruzzo (tecnica del Jet Grouting).
Sono operativi anche tutti gli impianti necessari al buon funzionamento del cantiere, come la centrale di betonaggio e la stazione di trattamento delle acque. È stato inoltre installato un hangar acustico, per proteggere i residenti dal rumore durante l’intera durata dei lavori. Tutto il materiale di scavo sarà infine trasportato con un nastro trasportatore fino al sito di Resses, nel Comune di Villargondran.
Fino al giorno prima il cantiere impiegava 150 persone dal lunedì al venerdì. Da ieri invece é attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Al picco delle attività, entro il 2024, impiegherà fino a 300 persone.
Dentro la montagna, le due canne del tunnel di base del Moncenisio saranno scavate per 2,8 km con il metodo tradizionale (martellone pneumatico o esplosivo) in direzione della discenderia di Saint-Martin-la-Porte, dove il raggruppamento di imprese guidato da Vinci Construction prosegue l’installazione e le attività preparatorie del cantiere operativo 06/07, in vista dell’arrivo delle frese che, dal 2024, completeranno i 23 km di tunnel di base tra Saint-Martin-la-Porte e Villarodin/Bourget-Modane.
Ed è Emmanuel Humbert, vice direttore Costruzioni di TELT a spiegare che l’avvio dei lavori in sotterraneo sul cantiere C.08 apre “la nuova fase nella costruzione Torino-Lione; un passo avanti dopo la firma dei bandi di gara per la costruzione del tunnel di base sul versante francese, del valore di 3 miliardi di euro, avvenuta nel 2021”. Ora non resta che attendere “la prossima aggiudicazione dei lavori sul lato italiano del tunnel di base che avverrà nel 2023, quando la fase di costruzione entrerà in una nuova dimensione”. L’orizzonte è quello del 2032, quando se non ci saranno intoppi, la linea entrerà in servizio.
Bruno Andolfatto