Lavoro

Susa, il Centro per l’Impiego si prepara a un nuovo assalto

0 0
Read Time:2 Minute, 48 Second

I dipendenti: “Con gli organici attuali fatichiamo a gestire l’ordinaria amministrazione”. Aleatorio il ruolo dei “navigator” da assumere

SUSA – Reddito di Cittadinanza “gestito” dai Centri per l’Impiego? Già si sa poco di come funzionerà concretamente questo nuovo strumento di contrasto alla povertà, pensarlo poi affidato i centri per l’impiego così come sono strutturati oggi fa venire agli operatori un misto di sentimenti di frustrazione e di rabbia. 

Piuttosto “snobbati” e lasciati soli per anni a fare i conti con chi è disperatamente alle prese con la ricerca di un lavoro, a creare opportunità di formazione, ad affrontare chi veniva (e viene ancora) scaraventato in questi uffici dalle crisi, dalle chiusure e dai ridimensionamenti aziendali, oggi si trovano a dover dire “signorsì” alla chiamata dei nuovi padroni dell’italico stivale: tocca a voi gestire quest’altra patata bollente. 

Gli impiegati del Centro sono alle prese con la consueta fila di persone: “Il personale che c’è oggi fa già fatica gestire l’ordinario funzionamento”, dicono.

Sì ma adesso – ribattiamo – ci saranno tantissime assunzioni dei cosiddetti “navigator”. “ Sarà – rispondono – ma è tutto a mezz’aria, aleatorio. Per ora di certezze ce ne sono poche”. Per il resto, fanno sapere, “rimandiamo alla lettura del decreto sul reddito di cittadinanza. Noi l’abbiamo letto e lì c’è la conferma che tutto rischia di essere un carico in più per noi, in forze ai Centri per l’Impiego”.

A Susa, in questo momento, il personale vede operative meno di dieci persone: “ Operativi siamo cinque o sei”. Che già devono far fronte a centinaia di persone alla settimana che si rivolgono agli uffici segusini di via Martiri della Libertà. “Nei periodi del lavoro stagionale, che qui coincide con la stagione della neve e dell’estate, ci sono punte di sei-settecento passaggi settimanali”. Poi ci sono gli incontri di formazione, “perché qui di cose, in un modo o nell’altro, se ne fanno tante”.

Quello di Susa va detto, è uno degli 840 centri per l’impiego, comprese le sedi distaccate, che contano circa 8 mila dipendenti. Il guaio è che per la presa in carico dei disoccupati beneficiari del reddito di cittadinanza a fine maggio nei centri per l’impiego, ci sarà lo stesso numero di dipendenti attuali. 

Le 4 mila assunzioni da parte delle Regioni, secondo previsioni assai ottimistiche, arriveranno solo a partire da agosto, mentre per i 6 mila “navigator” di Anpal servizi le procedure di ingresso e di formazione non si completeranno prima dell’autunno. 

In più, con ogni probabilità, i navigator saranno assunti con un contratto “precario” da cococo e c’è da chiarire dove opereranno, probabilmente con postazioni all’interno dei centri per l’impiego, visto che Anpal non dispone di sedi territoriali. 

Ma distribuire 6mila dipendenti nei 550 Cpi equivale ad una media di 10,9 persone per ufficio e, secondo le Regioni, le strutture dei Cpi non sono adeguate. Servirebbe quindi un piano organizzativo per chiarire le responsabilità e le funzioni e capire come i “navigator” si potranno raccordare con il personale delle regioni nei Cpi. 

Serve un accordo con le regioni che sono i “padroni di casa”. In ogni caso il ritardo sulla tabella di marcia preoccupa molto le regioni che lunedì 21 hanno incontrato il vicepremier Luigi Di Maio per ragionare sui nodi da sciogliere.
BRUNO ANDOLFATTO

About Post Author

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *