Torino-Lione, in arrivo 98,95 milioni di euro
Sono i fondi stanziati dal Cipe per “accompagnare” la realizzazione dell’opera.
Lo strumento per trasformare le cifre e la parole in progetti concreti per il territorio è il ’Patto del territorio’ siglato venerdì 23 novembre a Torino da Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, Paolo Foietta Commissario di governo per la Torino-Lione e presidente dell’Osservatorio sulla Torino Lione e Mario Virano, direttore di Telt la società italo-francese incaricata della realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità.
Il protocollo, di durata triennale, prevede misure di accompagnamento al cantiere e opere di accompagnamento ambientale, territoriale e sociale nelle aree interessate dai lavori.
Tradotto, si tratta delle controverse “compensazioni”, osteggiate dai No Tav ma accolte da chi non si oppone all’opera e da chi la sostiene come opportunità di rilancio economico e sociale della Valle di Susa.
Il vertice Chiamparino – Foietta – Virano di venerdì scorso, precisa il presidente della Regione, non é una provocazione o un atto di sfida, piuttosto un gesto di fiducia”.
Tra le misure previste, la promozione delle imprese alle misure utili sotto il profilo del turismo, le azioni per il miglioramento energetico e ambientale.
Un “segnale inequivocabile della volontà di realizzare quest’opera”, dice Chiamparino che però aggiunge: “Non sono così sicuro e tranquillo che questo avvenga”.
Il presidente della Regione attacca il governo gialloverde: “Mi aspetterei che di fronte a parte di coloro che hanno organizzato la piazza del 10 novembre” (con oltre 30 mila Sì Tav in Piazza Castello) “il governo sciogliesse le riserve sulla Torino-Lione quando, il 5 dicembre, incontrerà a Palazzo Chigi le associazioni di categoria convocate dal premier Conte” . A quel punto, afferma Chiamparino, “Sarei pronto perfino a dire ’viva Toninelli’, ma credo che questo non avverrà”.
Il timore, è che “questo continuo rimpallare l’analisi costi benefici sia solo un modo per allungare il brodo, per arrivare il più possibile in là con le decisioni”.
Chiamparino non usa mezzi termini e accusa ancora una volta il governo di “assoluta mancanza di rispetto istituzionale”. L’esecutivo “procede o per filiere di appartenenza politica oppure cercando di rapportarsi direttamente con una parte delle piazza ignorando quelle che sono le regole minime di una democrazia partecipata e liberale, cioè che ci sono istituzioni che fino a prova contraria rappresentano i cittadini“.
“Ormai un disco rotto”, è la risposta piccata, come di consueto affidata ai social, della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Francesca Frediani: “Se il protocollo che ha firmato ha gli stessi effetti di quello per il Terzo Valico, possiamo usarlo da subito per accendere la stufa”.
Un utilizzo che certo non condividono Virano e Foietta. “Con questo protocollo, il cui testo è stato visionato e condiviso dal Ministero, mettiamo in equilibrio – ha evidenziato il direttore di Telt Mario Virano – la situazione tra Italia e Francia per quanto riguarda le opere di compensazione. Il primo esempio della sua applicazione sarà la gara per la nicchia della Maddalena”.
E il Commissario Foietta aggiunge: “Viene portato a termine un lavoro impegnativo iniziato nel 2013 con Smart Susa Valley e che dimostra che l’ostilità verso la Torino-Lione è una follia. Gli stessi Comuni avranno un ruolo di partecipazione e di controllo”.