Ecco perché nei prossimi giorni pianterò metaforicamente le tende al Ministero e non me ne andrò finchè non ci sarà una risposta positiva”.
Qualche garanzia, in tal senso, è stata data lunedì 15 giugno a Torino dal ministro delle Infrastrutture Del Rio che ha detto: “Confermo che una parte delle compensazioni per la Torino-Lione è stata sbloccata. C’era un inghippo che è stato superato”. In realtà, per Foietta, il vero inghippo potrà essere superato solo da un provvedimento del Ministero competente, che è quello presieduto da Pier Carlo Padoan.
La decisione di Foietta di far pressing sul Governo, preceduta dalle parole di Del Rio, arriva dopo i rimbrotti di Sergio Chiamparino, esternati venerdì scorso all’Expo di Milano nel padiglione francese davanti al coordinatore europeo per il corridoio mediterraneo Laurens Brinkhorst durante una conferenza sulla Torino-Lione. “Il Governo – ha detto Chiamparino – acceleri sullo sblocco dei fondi per le opere di compensazione dell’alta velocità perché tra lo sblocco politico e la firma dell’assegno non può passare troppo tempo. Bisogna fare seguire i risultati pratici agli annunci politici altrimenti ne va della credibilità dell’opera”.
Sul piatto delle compensazioni, oltre ai fondi che vedono come soggetto aggiudicatore il Comune di Susa, sui quali si attende la deroga dal Patto di stabilità e il conseguente sblocco, vi sono altri 6 milioni e 100 mila euro destinati a Chiomonte e a Susa. “Fondi stanziati e su cui non vi è alcun vincolo – assicura Foietta – e che arrivano attraverso la Regione”.
Ma com’è che di questi fondi, in valle non è ancora arrivato un solo euro? “Non è proprio così – risponde il Commissario – perché queste opere sono in avanzato stato di progettazione. A settembre si potrà procedere con gli appalti e i lavori potranno prendere il via all’inizio del 2016, in alcuni casi anche prima”.
Bruno Andolfatto