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Dopo l’ok del Cipe alla Torino-Lione, sindaci e Movimento No Tav marciano insieme a Torino. Lo scavo del tunnel internazionale, in Italia, partirà da Chiomonte e non più da Susa

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La tratta italiana della Sezione Transfrontaliera approvata ieri, venerdì 20 febbraio, dal Cipe riguarda circa 17 chilometri, tra Bussoleno (Torino) ed il confine di Stato dei quali 12,5 in galleria (si tratta del tunnel internazionale tra Susa e St. Jean de Maurienne, lungo in tutto 57 km).

L’importo totale previsto è di 2,7 miliardi di euro, 1,6 a carico dell’Italia (quota che scenderà a 960 milioni con il contributo comunitario al 40%). 
Il progetto che ha ricevuto l’ok del Cipe prevede l’opzione dello scavo del tunnel internazionale  da Chiomonte, sfruttando il cantiere già aperto da oltre tre anni per il tunnel geognostico della Maddalena. I lavori per la maxi-galleria della Tav non partiranno, come previsto nella prima stesura, da Susa, la città che ospiterà la stazione internazionale.
La modifica sarà studiata nei prossimi mesi e dovrebbe essere oggetto di un’ulteriore Valutazione di Impatto ambientale.

L’ok del Cipe è arrivato a 24 ore dalla manifestazione No Tav che, oggi (sabato 21 febbraio) vedrà sindaci e movimento marciare sottobraccio a Torino.
“Invece che sprecare un mare di denaro pubblico per un’opera inutile e devastante – spiegano i promotori – destiniamo le risorse alle urgenze dell’Italia: la sicurezza nelle scuole, la sanità e l’assistenza, i treni dei pendolari”. Al termine del corteo, che partirà nel primo pomeriggio da piazza Statuto, è prevista, in piazza Castello, la firma collettiva dei sindaci di una delibera contro la Tav
Intanto, per il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il via libera del Cipe “é un grande risultato che corona il processo valutativo portato avanti in questi anni dai Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Ambiente, dei Beni Culturali e dell’Economia. Il progetto approvato raccoglie il risultato delle Conferenze dei Servizi regionale e nazionale e capitalizza il grande lavoro di analisi e proposte sviluppato dall’Osservatorio sulla Torino-Lione in 235 riunioni e confronti con gli enti locali coinvolti. Oltre alla piena condivisione di Italia e Francia, l’opera -spiega il ministero in una nota – ha beneficiato e continua a essere sostenuta dalla Commissione Europea attraverso il ruolo del Coordinatore del Corridoio Mediterraneo Laurens Jan Brinkhorst. E’ ormai giudizio consolidato a livello europeo che la Torino-Lione, come ha ribadito nei giorni scorsi anche la Commissaria europea ai Trasporti Violeta Bulc, non sia più’ solo un’opera franco-italiana ma soprattutto un progetto europeo per l’integrazione degli scambi delle persone e delle merci e per la salvaguardia ambientale di beni comuni intangibili come le Alpi”.

Nel Summit intergovernativo di martedì 24 febbraio, a Parigi verrà firmato il protocollo addizionale all’Accordo Italia-Francia del 2012 in modo da consentire l’avvio delle fasi più’ rilevanti per la realizzazione dell’opera.
Infine, nel quadro degli indirizzi del Cef (Connecting Europe Facility) i due Governi presenteranno il 26 febbraio a Bruxelles la richiesta di finanziamento comunitario al 40% per l’ammontare di tutte le opere previste nel periodo del budget 2014-2020 della Commissione europea. Italia e Francia hanno le carte in regola per questa richiesta: il progetto approvato, il nuovo Promotore pubblico costituito e il nuovo Accordo sottoscritto.

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