Lupi a Chiomonte: il 29 o il 30 incontro a Roma con i sindaci della Valle di Susa. Accetteranno?
Al centro, il ministro Lupi, l’ad delle Ferrovie Elia e il Commissario Virano |
Visita lampo al cantiere del tunnel geognostico di Chiomonte, lunedì 22 mattina, del Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi.
Il ministro, con giornalisti al seguito, è salito sul trenino che l’ha portato fin dove è arrivato lo scavo della “talpa”, giunto ormai vicinissimo ai due km.
Lupi era accompagnato, tra gli altri, dall’amministratore delegato delle Ferrovie Michele Elia, dal Commissario del Governo per la Torino-Lione Mario Virano, dal direttore di Ltf Bufalini e dai senatore Pd Stefano Esposito e del Movimento 5Stelle Maurizio Scibona.
Proprio Scibona ha ingaggiato un siparietto con il ministro tentando di fargli indossare un fazzolettone No Tav.
All’interno della galleria, il ministro Lupi ha improvvisato una conferenza stampa
Tenere alta attenzione su corruzione e infiltrazioni . ” Bisogna tenere alta l’attenzione, dimostrando che si possono realizzare grandi opere rispettando l’ambiente, prevenendo, eliminando, cacciando chi ruba”, ha detto il ministro.
E sui rischi di infiltrazioni e corruzione nella realizzazione della Torino-Lione?. “Gli accordi bilaterali che si stanno raggiungendo la Francia recepiranno’ le norme italiane antimafia che verranno inserite nel trattato aggiuntivo che stiamo predisponendo. Le preoccupazioni sono legittime e Virano ne ha parlato con presidente anticorruzione Cantone. Da parte sua, la Francia ci ha dimostrato ampia disponibilità”. L’importante, ha aggiunto Lupi, “è che si realizzi un’opera certa nei costi, libera da infiltrazioni mafiose, controllata”.
Lupi incontrerà i sindaci Valsusa: “Ma ora cambino ruolo”. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha annunciato di voler incontrare a Roma i sindaci della Valle di Susa il 29 o 30 dicembre. “Ho dato la mia disponibilità per una di quelle due date – ha rivelato – e ascolterò le loro preoccupazioni. Ma anche i sindaci devono cambiare il loro ruolo perché l’opera si farà, anzi si sta facendo”.
A metà gennaio, il progetto al Cipe. Il progetto definitivo della Torino-Lione arriverà sui tavoli del Cipe a metà gennaio. “Dopo l’ok del ministero dell’Ambiente sulla valutazione di impatto ambientale – ha detto Lupi – ci saranno ancora una ventina di giorni di lavori ’tecnici’ poi il progetto potrà andare all’approvazione del Cipe”.
L’opera si sta facendo nonostante minoranza criminali. La Torino-Lione si fa, ha detto Lupi, “nonostante una minoranza di delinquenti, criminali, che non possono pensare si possa attaccare lo Stato prendendo a pretesto una grande opera. E’ inaccettabile che per realizzare una grande opera sia necessario rischiare, essere minacciati, subire violenze. Si consolino gli ormai, numericamente pochi che si oppongono”. “Forse – ha agiunto – bisognerebbe fare pagare a questi delinquenti i 20 milioni in più che si è dovuto spendere per mettere in sicurezza il cantiere. Sono soldi che specie in un momento come questo si sarebbero potuti spendere in altro modo. Ad esempio si poteva aiutare chi non ce la fa ad arrivare a fine mese”.
Accuse di terrorismo, è un segnale importante . Pieno sostegno alla Procura di Torino che continua a ipotizzare il reato di terrorismo per gli episodi di violenza e che ha preannunciato appello contro la recente sentenza che ha assolto quattro No Tav dall’accusa di terrorismo perché il fatto non sussiste. E’ quanto ha espresso il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi. “Io ho auspicato – ha detto Lupi – che la Procura di Torino faccia ricorso in appello sulla sentenza. E mi sembra che sia talmente evidente il contesto in cui queste azioni avvengono che le indagini coraggiose che la Procura sta svolgendo e anche il coraggio di assumersi la responsabilità di formulare l’accusa di associazione con finalità terroristiche siano un segno importante”. “La sentenza di primo grado – ha aggiunto il ministro – ha comunque condannato questi criminali e violenti a tre anni e mezzo di reclusione. Se si trattasse semplicemente di ragazzi che giocano a calcio e che contestano forse non sarebbero stati condannati a questa pena”.