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Per Lucchini la salvezza arriva dall’Algeria. C’è anche la Vertek, ma è quella di Piombino. Per Condove nessuna novità

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Lavoratori davanti alla Vertek di Condove
L’Acciaieria Lucchini potrebbe diventare presto… algerina. E anche la Vertek, che del Gruppo Lucchini fa parte. Attenzione però: qui si parla della Vertek di Piombino e non di quella di Condove, sul cui destino nulla ancora si sa, a parte le indiscrezioni su due “manifestazioni di interesse”.
Insomma, nulla di nuovo sotto il sole (anzi le nubi) per i 94 lavoratori in forza allo stabilimento di Condove. In ballo, ancora una volta, ci sono i posti di lavoro ma anche un pezzo importante del passato e del presente dell’industria valsusina.
Sul luogo dove oggi sorge la Vertek, infatti, agli inizi del Novecento si insediò la Società Anonima Bauchiero costruendo case, l’ambulatorio, la mensa aziendale, le scuole professionali. Una lunga storia, culminata con le vicende delle Officine Moncenisio.
Lo stabilimento, che fa parte del gruppo Lucchini, attraversa da tempo un periodo di grave incertezza ed è attualmente in regime di amministrazione straordinaria da parte del Ministero dello Sviluppo Economico
Secondo le notizie di questi giorni  l’acciaieria Lucchini di Piombino sarebbe in procinto di essere rilevata dal gruppo algerino Cevital, secondo quanto comunicato dal Commissario straordinario Piero Nardi che ha richiesto l’autorizzazione al Ministero dello Sviluppo per poter stipulare il contratto preliminare di cessione degli asset.
In particolare il Commissario straordinario avrebbe richiesto l’autorizzazione per la cessione dei seguenti rami di azienda: Lucchini Piombino, Lucchini Servizi, Vertek Piombino e alla cessione delle azioni GSI Lucchini nella misura del 69,7%;
Nel documento del Commissario si cita la Vertek, ma solo quella di Piombino.
Sulla Vertek di Condove non sarebbero state fatte offerte vincolanti, ma solo due manifestazioni di interesse.
Sulla vicenda interviene in questi giorni il consigliere regionale Antonio Ferrentino, che mette in luce come “lo stabilimento condovese abbia alcuni notevoli punti di forza essendo raggiunto da una linea di scalo ferroviario interna, oltre ad essere, almeno in parte, indipendente dal punto di vista energetico”
Così, il consigliere chiede ai vertici della Regione “ quali iniziative si intendano assumere per salvaguardare lo stabilimento Vertek di Condove a tutela dei 94 lavoratori e di questa importante realtà produttiva della nostra regione”.

L’interrogazione dovrebbe essere discussa martedì in Consiglio Regionale durante il question time.

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