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Laura Puppato (Pd): “La Torino Lione non è prioritaria”.

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IL RISCHIO CHE sabato 23 marzo i deputati e i senatori a 5 Stelle occupino completamente la scena valsusina e nazionale – con la partecipazione alla marcia No Tav e prima ancora con la visita al cantiere della Maddalena – deve aver convinto Sandro Plano (iscritto al Partito Democratico) e gli altri amministratori valsusini da sempre oppositori del Tav a … inventarsi qualcosa. E l’hanno fatto.
Così, sabato mattina, alle 10.30 Bussoleno, nella sala consigliare di via Traforo, si terrà un convegno-seminario sul tema delle grandi opere e, in particolare della Torino-Lione.
E a Plano & C. è riuscito il colpaccio di convincere Laura Puppato (ex sindaco di Montebelluna, in lizza nell’autunno scorso alle primarie del Pd e neo eletta senatrice) ad esserci. La conferma ci giunge direttamente dalla voce della senatrice, raggiunta al telefono nella giornata di ieri: “Sì, ci sarò. Ho ricevuto l’invito da un circolo del Partito Democratico e da alcuni amministratori valsusini. Verrò a Bussoleno soprattutto per ascoltare”.
Per Laura Puppato la questione della Torino-Lione va esaminata con attenzione.
Alcuni mesi fa, con il Forum Ambiente del Pd (che presiedo) abbiamo fatto un seminario. E dai dati è emerso che tra le varie direttrici ferroviarie, l’unica ad aver perso quote di trasporto merci dal 2004 ad oggi, è proprio quella tra Torino e Lione. Non solo: ma di qui al 2030 non è previsto alcun incremento. Mi pare che qui si stia cercando di realizzare un’opera che non è prioritaria”.
Pronti a stoppare tutto quindi?
Alt, attenzione, non facciamo demagogia. Io sono per esaminare la questione da cima a fondo, con razionalità. Esaminiamo i dati e vediamo qual è la soluzione migliore. Vediamo che cosa si può e cosa è opportuno fare, anche alla luce di quelle che possono essere le penali di un’eventuale stop. Certo, i dati dicono che la Torino-Lione nel 2005 poteva avere una sua logica mentre oggi è discutibile”.
Laura Puppato cita un episodio che la vide protagonista nel 2002:
Appena eletta sindaco di Montebelluna mi trovai ad affrontare la questione inceneritore. Era tutto pronto: società mista pubblico-privata, valutazione di impatto ambientale, area del cantiere. Abbiamo fatto un paio di valutazioni. L’impianto costava 149 milioni di euro; rinunciare afarlo costava 400 mila euro. Nel giro di un anno, abbiamo scelto la seconda strada”.
Nel Pd non tutti la pensano così, ad esempio il suo collega senatore Stefano Esposito…
Lo so, lo conosco. E’ piemontese, avrà le sue buone ragioni e probabilmente ha elementi che non conosco. So che ha una lunga storia, anche sulla questione Tav. Ascolterò con attenzione anche lui”
Si dice che lei è una dei “pontieri” con i grillini per fare il nuovo governo. Come vanno le cose?
I mass media mi hanno attribuito questo ruolo. Comunque tra di loro qualche varco si sta aprendo e credo che questa legislatura sia un’occasione da non sprecare. Dobbiamo ascoltare e dialogare (lo dice anche Papa Francesco) e lavorare per costruire un governo di programma per l’Italia”

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