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Spariscono le Comunità Montane? Comuni ricchi da una parte, comuni poveri dall’altra. Il caso dell’Alta Valle di Susa

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Alta e bassa valle di Susa in una sola Unione Montana dei Comuni? “No, grazie”. A dirlo è il consiglio comunale di Oulx che, nella seduta di lunedì 28 gennaio ha espresso forti riserve anche sull’altra strada, scelta dai comuni di Claviere, Cesana, Sauze di Cesana, Sauze d’Oulx e Sestriere di dar vita a una forma associativa della “Via Lattea”. Che cosa propone il Comune di Oulx? “Semplice – risponde il sindaco Paolo De Marchis -: costituire un’Unione Montana che metta insieme i 14 Comuni  che facevano parte della vecchia Comunità Montana Alta Valle, in considerazione della maggiore omogeneità territoriale, storica e culturale di questo territorio che già negli anni ’50 si era costituito come Consiglio di Valle”.

Qual è il problema? Che i Comuni del turismo “a cinque stelle” (nessun riferimento grillino, per carità) proprio non ne vogliono sapere e intendono procedere a ranghi compatti. Una scelta che lascia senza parole anche la minoranza del Comune di Oulx. E’ Mino Ambrosiani, a dire “di essere rimasto senza parole nel vedere che i Comuni “ricchi” hanno deciso di stare per conto loro, senza tenere conto della necessaria solidarietà tra i Comuni”. Con un problema: come potranno coordinarsi le amministrazioni nella gestione di alcune realtà come il Consorzio Forestale, che aggrega tutti e 14 i Comuni altovalsusini, o del polo scolastico di Oulx. “Se la scelta è quella di andare ognuno per conto proprio anche Oulx potrebbe farlo, visto che raggiunge e supera la soglia minima stabilita dalla legge di 3000 abitanti”, aggiunge Ambrosiani.  Senza poi contare, rincara il sindaco De Marchis che, fino a prova contraria, “anche Oulx fa parte della Via Lattea intesa come comprensorio sciistico”.  E, alla fine della fiera, “il rischio reale – aggiunge De Marchis – è che si ottenga alcun risparmio e a rimetterci siano i cittadini, in termini di servizi”. E poi, secondo il sindaco, “è proprio la Legge Regionale ad essere sbagliata. Con i tempi che ha imposto, infatti, chiede ai Comuni di scegliere in soli tre mesi mentre, per arrivare alla definizione di quelle norme, c’è stato un cantiere legislativo che è durato tre anni. Almeno ci concedano una proroga, ci diano un po’ più di tempo per pensarci bene e per decidere”.

Così, alla fine, passa la scelta (scontata) di respingere l’ipotesi di una sola Unione Valsusina e di proporre come ambito territoriale quella corrispondente alla vecchia Comunità Montana Alta Valle. Con una subordinata: “Se proprio i comuni “olimpici” insisteranno nell’intenzione di voler costituire una loro autonoma Unione di Comuni, noi faremo una proposta di aggregazione che metta insieme Moncenisio, Meana, Giaglione, Gravere, Chiomonte, Exilles, Salbertrand, Oulx, aperta ad altri comuni della ex Comunità Montana Alta Valle”. Insomma, “ricchi” da una parte e “poveri” dall’altra. Così va il mondo.

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