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Virano: “Gli ultimatum sono inutili, meglio il dialogo e la moral suasion”

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“L’Osservatorio sulla Torino-Lione a questo punto diventa operativo. Lo Studio di Impatto Ambientale sarà sull’intera tratta e sulle diverse soluzioni”

Una cosa ha messo d’accordo tutti (o quasi) nel Tavolo Politico di giovedì scorso: la relazione di Mario Virano. E il primo a dichiararlo è stato il premier Romano Prodi che dichiarato: “Questa è la linea, questi sono gli obiettivi, questo è il metodo con cui Governo e enti locali devono lavorare e confrontarsi”. Qualche entusiamo in meno da parte dei sindaci e del presidente Ferrentino che hanno espresso riserve “sul modo con cui è stato definito il corridoio 5, sulla definizione degli standard europei delle linee ferroviarie, su una certa retorica intorno alla linea storica troppo frettolosamente definita inadeguata (come se oggi fosse la stessa di allora) e sullo studio di impatto ambientale attivato da Ltf”. Per il resto, è lo stesso Virano a dirlo, “mi pare che nella riunione non siano emerse particolari divergenze e diversità di opinioni”.
Però, Commissario Virano, alcuni ministri, Di Pietro in testa, hanno usato toni piuttosto accesi.
“Le dichiarazioni di alcuni  ministri ricalcano i loro ruoli. Emma. Bonino si rapporta tutti i giorni con la Ue e deve rispondere a precise sollecitazioni. Di Pietro è Ministro delle Infrastrutture e er chiede tempi certi per le decisioni finali. Pecoraro Scanio insiste sugli aspetti della tutela ambientale. Così,
al termine dell’incontro, parlando con i giornalisti, ciascun ministro ha trasmesso messaggi in linea con il suo ruolo e col suo elettorato specifico”.
Rimane comunque aperta la questione della Conferenza dei Servizi. I sindaci la contestano. E poi le modalità dello Studio di Impatto ambientale sembrano non convincere fino in fondo gli enti locali.
“Non mi sembra sia stata messo in discussione il ruolo della Conferenza dei Servizi.  Quanto allo Studio di Impatto ambientale, l’esame delle soluzioni per  la prima volta prenderà in considerazione l’intera tratta e non le due tratte (internazionale e nazionale) separate. Le competenze aziendali (Ltf e Rfi) saranno perciò superate.  Il Sia è oggetto di una gara europea, bandita da Ltf, e prenderà in esame non solo i progetti finora elaborati ma anche l’opzione zero, il quadruplicamento in asse e l’alternativa Val Susa più Valsangone. Le specifiche della gara sono già in visione per la raccolta delle osservazioni e lo Studio dovrà essere pronto per aprile 2007”.
In più è previsto anche uno studio sui cosiddetti impatti cumulativi.
“Certo. Perchè negli studi finora effettuati o in previsione manca (e non poteva che essere così) una studio sugli impatti cumulativi delle opere, presenti e previste, sul territorio. E questo sarà un compito del Commissario Straordinario nell’ambito dell’Osservatorio Tecnico . La proposta è che non ci si limiti a individuare i possibili danni derivanti da un’eventuale nuova infrastruttura ma che si tenda a risolvere tutti i problemi ambientali, anche quelli finora irrisolti. L’obiettivo quello di di migliorare il territorio con un piano d’area strategico. E’ risaputo che i valsusini respingono le cosiddette compensazioni. Bene, qui siamo in una logica diversa. Le risorse dovranno essere destinate a un piano complessivo di risanamento e di miglioramento ambientale”.
E sui tempi? Di Pietro è stato perentorio sulla fine di settembre  2007 per la decisione definitiva
“Ed è stato questo l’unico punto su cui vi sono state divergente tra i ministri e i sindaci, tra alcuni ministri, e tra alcuni ministri e il sottoscritto. Alcuni hanno inteso fissare scadenze certe. Altri, tra cui io, piuttosto che definire date capestro o ultimatum preferiscono avviare operazioni di coinvolgimento dei sindaci attorno a obiettivi ragionevolmente condivisibili. Ad aprile 2007 ci sarà lo Studio di Impatto Ambientale. A quella data, l’Osservatorio avrà già avviato il confronto. Epotrebbe avanzare un primo stock di considerazioni sulla questione del collegamento Torino-Lione. Personalmente preferisco un’azione di “moral suasion” delle date che tra l’altro non sono nè ottimistiche nè pessimistiche. Dipende da come evolverà il confronto.
A questo punto cosa succede? ci sarà ancora una riunione del tavolo politico? O l’Osservatorio parte subito?
“L’Osservatorio a questo punto diventa pienamente operativo. Nei prossimi giorni incontrerò i sindaci. Occorre fare alcuni passaggi necessari sulla localizzazione fisica dell’Osservatorio, sugli uffici. Giovedì poi c’è la firma della convenzione con Politecnico, Università di Torino e del Piemonte Orientale per ottenere una base scientifica valida per tutti. Insomma, si comincia davvero”

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