Pronti 6 alloggi per anziani, presto ce ne saranno altri 11. Ormai terminato il cantiere nella centrale via Torino
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L’intervento, iniziato nel luglio 2012, è stato reso possibile dalla partecipazione del Comune al bando regionale denominato “Programma casa”, secondo biennio, che ha visto finanziati dapprima uno studio di fattibilità (50.000 €) e successivamente, con circa 870.000 €, l’intervento proposto dal partner A.T.C. di Torino.
Il termine del 21 novembre per quel che riguarda l’occupazione di via Torino, dopo la proroga concessa ad agosto, è stato rispettato; nell’arco di un mese verranno anche portati a termine gli ultimi interventi all’interno degli alloggi, mentre non appena verrà ricollocata la segnaletica verticale e orizzontale sarà ripristinato il doppio senso di marcia lungo il tratto di via Torino.
Ma non è tutto qui, dal momento che la Fondazione Armando Rossetto Casel ha in progetto il recupero di cinque alloggi posti all’angolo tra Via Torino e Via Abegg (di fronte alla Banca San Paolo) sempre destinati agli anziani. “Con il Con.I.S.A. stiamo cercando di dare vita ad un progetto di Social Housing – dice il sindaco Antonio Ferrentino – questo consisterebbe nella gestione di tutti gli undici alloggi (anche quelli recuperati dalla Fondazione Rossetto Casel) da parte del Con.I.S.A. affiancato da una Cooperativa che garantirebbe agli anziani i servizi minimi necessari (le pulizie di casa, la spesa ecc …) per far si che possano essere autosufficienti. L’obiettivo è quello di riuscire a mantenere i nostri anziani nelle proprie abitazioni invece di vederli affidati alle case di riposo. È inutile dire che il Comune spera vivamente che si possa realizzare questo progetto, anche perché sarebbe il primo caso in Valle di Susa”.
Con questa soluzione sarebbe direttamente il Con.I.S.A. a gestire le assegnazioni degli alloggi mentre, nel caso in cui il progetto non andasse in porto, il Comune pubblicherà a breve il bando per l’assegnazione dei sei alloggi appena ristrutturati.
Il cantiere ormai alle fasi finali |
ono terminati i lavori di ristrutturazione nello stabile compreso tra Piazza Libertà e il bar “Il Faro” con la realizzazione di sei unità abitative destinate alla categoria “anziani autosufficienti”.
L’intervento, iniziato nel luglio 2012, è stato reso possibile dalla partecipazione del Comune al bando regionale denominato “Programma casa”, secondo biennio, che ha visto finanziati dapprima uno studio di fattibilità (50.000 €) e successivamente, con circa 870.000 €, l’intervento proposto dal partner A.T.C. di Torino.
Il termine del 21 novembre per quel che riguarda l’occupazione di via Torino, dopo la proroga concessa ad agosto, è stato rispettato; nell’arco di un mese verranno anche portati a termine gli ultimi interventi all’interno degli alloggi, mentre non appena verrà ricollocata la segnaletica verticale e orizzontale sarà ripristinato il doppio senso di marcia lungo il tratto di via Torino.
Ma non è tutto qui, dal momento che la Fondazione Armando Rossetto Casel ha in progetto il recupero di cinque alloggi posti all’angolo tra Via Torino e Via Abegg (di fronte alla Banca San Paolo) sempre destinati agli anziani. “Con il Con.I.S.A. stiamo cercando di dare vita ad un progetto di Social Housing – dice il sindaco Antonio Ferrentino – questo consisterebbe nella gestione di tutti gli undici alloggi (anche quelli recuperati dalla Fondazione Rossetto Casel) da parte del Con.I.S.A. affiancato da una Cooperativa che garantirebbe agli anziani i servizi minimi necessari (le pulizie di casa, la spesa ecc …) per far si che possano essere autosufficienti. L’obiettivo è quello di riuscire a mantenere i nostri anziani nelle proprie abitazioni invece di vederli affidati alle case di riposo. È inutile dire che il Comune spera vivamente che si possa realizzare questo progetto, anche perché sarebbe il primo caso in Valle di Susa”.
Con questa soluzione sarebbe direttamente il Con.I.S.A. a gestire le assegnazioni degli alloggi mentre, nel caso in cui il progetto non andasse in porto, il Comune pubblicherà a breve il bando per l’assegnazione dei sei alloggi appena ristrutturati.
Mattia Davriù