Soldi contro il malocchio, arrestata una truffatrice
Read Time:2 Minute, 58 Second
La stazione di S.Antonino |
I carabinieri della Stazione di Borgone nel pomeriggio di giovedì 23 gennaio hanno arrestato, vicino alla stazione ferroviaria di S.Antonino, Gordana Radulovik, 41 anni, nomade residente a Cumiana, per truffa ed estorsione.
La donna, a partire dal 16 gennaio scorso, si è resa responsabile di truffa aggravata e continuata nei confronti di Chiara (il nome è di fantasia) 49 anni di Bruzolo casalinga, alla quale ha garantito di toglierle il “malocchio” dietro compenso in denaro: “Se non paghi – ha detto la donna a Chiara – tuo marito e tuo figlio moriranno”. Chiara, fermata e minacciata per strada, per paura delle minacciate conseguenze, ha versato alla Radulovik monili in oro per un valore di 10 mila euro e la somma di 300 euro.
Subito dopo, però, Chiara ha presentato una denuncia ai carabinieri e con loro ha concordato la strategia da seguire per incastrare la truffatrice. La trappola è scattata giovedì scorso quando, dopo aver ricevuto un’altra richiesta, la vittima ha consegnato alla Radulovik un servizio di porcellana, con rifiniture in oro e altri oggetti di famiglia.
I militari, appostati nei dintorni, hanno assistito all’incontro e dopo lo scambio hanno arrestato la truffatrice. Un complice della donna è stato denunciato a piede libero; si tratta di un altro nomade di 43 anni. Era fermo in macchina poco distante dal luogo dello scambio. La coppia di truffatori potrebbe aver agito altre volte in provincia di Torino.
Quanto accaduto in Valle di Susa è soltanto l’ultimo episodio di una lunga serie. Nei mesi scorsi, i carabinieri hanno arrestato due nomadi sinti, di 24 e 35 anni, residenti in un campo di Torino, che hanno finto di essere carabinieri in borghese per entrare in casa di un’anziana di 85 ani a Nichelino. “Dobbiamo fare un sopralluogo per un sospetto furto”, hanno spiegato alla donna.
Lei, però, non ci è cascata e ha chiamato il «112». In pochi minuti, sul posto è arrivata una pattuglia di militari di Moncalieri che ha arrestato in due truffatori. Si tratta, spiegano i carabinieri, di un vecchio trucco: uomini e donne fingono di essere poliziotti, carabinieri, finanzieri, ma anche impiegati dell’azienda elettrica, del gas oppure delle Poste.
I «bersagli» prediletti sono gli anziani. I truffatori mostrano per pochi secondi tesserini fasulli, riescono a farsi aprire ed entrano in casa. Proprio su questo tipo di truffe, ad agosto i carabinieri della Compagnia Torino Mirafiori sono intervenuti per bloccare cinque nomadi sinti. Una “batteria” di criminali specializzati in raggiri.
I truffatori si fingevano carabinieri in servizio e mostravano alle loro vittime falsi tesserini di riconoscimento per accedere all’interno delle abitazioni. Una volta in casa minacciavano gli anziani di perquisire la loro abitazione poiché erano sospettati di aver commesso dei reati: 180mila euro il denaro e i gioielli rubati in sette mesi di attività delinquenziali da parte della banda. Nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro orologi Rolex, anelli e orecchini con diamanti incastonati, bracciali in oro, cravatte di prestigiose marche, smartphone, tablet, Ipad e macchine fotografiche.
L’obiettivo dei truffatori è ovviamente quello di rubare; a volte riescono persino a convincere le persone a consegnare banconote per controllare l’autenticità, prima di fuggire, magari liberandosi per la fuga con uno spintone.
In più occasioni, i carabinieri del Comando Provinciale hanno organizzato incontri con la popolazione per spiegare le tecniche utilizzate dai truffatori e per suggerire alcune regole di elementare prudenza per evitare situazioni spiacevoli.
Sul sito www.carabinieri.it, una sezione è dedicata ai consigli utili per evitare le truffe.