Condove, “TasToma nostra tera” alla fine è stata una vera Fiera
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CONDOVE Come fai a non chiamarla “fiera” quella andata in scena domenica 11 ottobre dal mattino alla sera?
Proprio la mancanza di assembramenti, l’eccesso di affollamenti, un contorno a volte eccessivo che rischia di distrarre; tutto questo e altro ancora hanno dato alla prima edizione di ‘TasToma nostra tera’ il sapore autentico della sagra paesana. Sono mancati i concorsi, le gare podistiche, i concerti, gli spettacoli, i banchi degli hobbisti. In compenso chi ha girato in piazza e in qualche via circostante, domenica si è gustato il mercatino dei prodotti alimentari e, ovviamente, i banchi dedicati a lei, la regina condovese: la Toma.
“ La prima edizione va in archivio e penso che il bilancio sia più che positivo”, dichiara il sindaco Jacopo Suppo. “ Con la Pro Loco – aggiunge – abbiamo pensato a questa iniziativa perché, saltata la Fiera della Toma, volevamo comunque sostenere il territorio e le realtà commerciali ”. E’ stato un mercato di qualità, con tanti prodotti tipici ricercati e selezionati, animato esclusivamente dai produttori della valle. E con la sicurezza e le norme da rispettare com’è andata? “
Non nascondo che negli ultimi giorni un po’ di preoccupazione ci sia stata- dice il sindaco- ma la grande disponibilità di volontari del paese, la serietà degli espositori e la disciplina delle persone hanno fatto la differenza. Abbiamo allestito cinque varchi, di cui tre in entrata dove abbiamo misurato la temperatura a tutti. 45 volontari, più i nostri vigili urbani, si sono alternati per tutto il giorno per far rispettare le norme di distanziamento e l’uso della mascherina”.
D’obbligo quindi “ il grazie agli Alpini, agli scout, ai volontari Protezione Civile, agli AIB e ai Vigili del Fuoco; e soprattutto alla Pro Loco, che ha raccolto questa sfida e si è impegnata tantissimo per riuscire a vincerla”.
La sintesi è una sola: “ Missione compiuta. Con la speranza di poter riorganizzare la nostra grande Fiera nel 2021 anche se questa esperienza ci ha fornito spunti positivi su cui vogliamo lavorare. È stata una prima edizione. Chissà, forse la prima di una lunga serie”.
Tradotto: una volta superata l’emergenza Covid ci sarà una Fiera della Toma un po’ più “sobria”. Potrebbe essere….
