Lavori di pubblica utilità, “condannati” a Borgone
BORGONE Svuoteranno i cestini degli uffici, riordineranno il magazzino comunale, puliranno il sottopasso ferroviario, assisteranno gli operai del Comune. Saranno le mansioni affidate a due condannati dal Tribunale a svolgere lavori di pubblica utilità.
E’ il senso della delibera approvatadalla Giunta Comunale di Borgone che, a sua volta, recepisce una Convenzione stipulata dal Comune con il Tribunale di Torino. Secondo le norme vigenti, il Giudice di pace può applicare, su richiesta dell’imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità così come una legge del 2004hamodificatounarticolo del codice penale consentendo di subordinare la sospensione della pena alla prestazione di attività non retribuita a favore della collettività.
Il codice della strada, poi, prevede che la pena detentiva o pecuniaria possa esser sostituita con quella del lavoro di pubblica utilità Le possibilità di impiego di condannati che svolgono (gratuitamente) mansioni per la collettività, sono numerose ma l’organizzazione del Comune di Borgone, si legge in delibera, “rende possibile impiegare gli eventuali condannati inattivitàafavorediorganizzazioni diassistenzasociale o volontariato, in restazioni di lavoro per finalità di protezione civile, di tutela del patrimonio ambientale e culturale, nella manutenzione di beni del demanio e del patrimonio pubblico e in altre prestazioni asecondadellaprofessionalità dell’imputato.
L’arco di tempo della convenzione con il Tribunale sarà limitato ad un anno con l’obiettivo non solo di usufruire di prestazioni a favore del paese, ma anche di diffondere –tra soggetti che hanno avuto non gravi esperienze di devianza –una positiva cultura della responsabilità nei confronti dell’intera collettività valorizzando i percorsi di possibile risocializzazione.
B.And.