Sant’Antonino, l’elettricità arriva dalla Dora
Novità: in paese 288 corpi illuminanti della rete pubblica saranno dotati di sistemi a led. Luci anche sul campo da baseball
S.ANTONINO. L’energia pulita, che più pulita non si può arriva dall’acqua. Non è una scoperta inedita, visto che proprio in valle di Susa i salti d’acqua furono uno degli elementi decisivi, alla fine dell’800, per attrarre imprenditori che qui insediarono le loro attività produttive.
La recente riscoperta di questa fonte energetica, nei dintorni di Sant’Antonino risale a un primo progetto datato 2012, poi cambiato fino a che, nel 2016, sembrava al nastro di partenza salvo essere costretto a fare i conti con alcuni ricorsi.
Ora però gli ostacoli burocratici sono superati tutti e i lavori, sul tratto della Dora che segna il confine tra Sant’Antonino e Borgone (San Valeriano) hanno preso il via lunedì 1° febbraio e dureranno circa 12 mesi.
L’obiettivo é proprio quello di sfruttare la Dora Riparia per produrre energia idro-elettrica, forse il più “antico” tra i modi di ricavare la “corrente” inserito nella categoria delle energie rinnovabili.
A Sant’Antonino questo sarà possibile in virtù di un accordo con la società Sorgenia.
Il mini impianto di produzione idroelettrica é in fase di realizzazione sulla Dora, nei pressi del ponte sulla strada provinciale e nel Comune di Sant’Antonino produrrà energia totalmente rinnovabile sufficiente per 700 famiglie, con ricadute positive per gli abitanti e l’ambiente.
La collaborazione con Sorgenia prevede anche la sostituzione di 288 corpi illuminanti della rete pubblica con efficienti sistemi a led e l’illuminazione del campo da baseball comunale in Borgata Codrei, in modo da consentire ai giovani atleti di fare gli allenamenti anche con il buio. Con il contributo di Sorgenia e con dei volontari ambientali, sarà portata a termine il progetto di riqualificazione dell’area umida dei Mareschi: la zona sarà resa fruibile al pubblico con la sistemazione del verde ed il miglioramento della regimazione idrica.
Il mini-idroelettrico si integrerà perfettamente all’alveo della Dora sfruttando un salto naturale esistente costituito da massi sciolti, senza quindi la necessità di creare nuove opere di sbarramento nel fiume. L’acqua, una volta transitata nel sistema di generazione elettrica, verrà rilasciata immediatamente a valle.
La tipologia di impianto non mette a rischio i pesci presenti nel fiume: le eliche girano molto lentamente e la fauna ittica può facilmente passare anche nella piccola derivazione utilizzata per la produzione di energia.
Inoltre, insieme all’impianto sarà costruita una rampa di risalita per i pesci, al momento inesistente, assicurando la continuità del fiume e creando così un elemento favorevole e migliorativo per l’ittiofauna locale.
Con questa iniziativa il Comune contribuisce fattivamente alla lotta contro le emissioni, in atmosfera di 1.000 tonnellate di C02 l’anno e migliora la qualità dell’illuminazione e della vita di tutti.