Via Francigena, ecco le varianti per un itinerario bello e sicuro
Garantire la sicurezza ai viandanti che percorrono il tratto valsusino della Via Francigena e promuovere questo storico itinerario a un pubblico sempre più ampio; sono gli obiettivi dell’Unione Montana dei Comuni della bassa valle. Lo testimoniano i sopralluoghi effettuati dai tecnici della Città Metropolitana di Torino e dell’Unione Montana su alcune parti del percorso allo scopo di trovare varianti che risolvano alcune criticità relative alla sicurezza e consentano il recupero, ove possibile, dell’originario tracciato. Il tutto finalizzato alla registrazione dell’itinerario sulla Rete Escursionistica del Piemonte che, oltre a rappresentare un’opportunità per la promozione, ne garantirebbe la costante manutenzione.
L’ultimo di questi sopralluoghi si è svolto martedì 9 febbraio e ha visto la partecipazione del sindaco di San Giorio Danilo Bar e dei rappresentanti dell’Unione (l’assessore Luca Giai e la Destination Manager Organization dell’ente Eleonora Girodo). Al centro dell’attenzione le criticità di località Malpasso tra Villar Focchiardo e San Giorio di Susa. Un tratto che, fino a qualche giorno fa, imponeva l’attraversamento in più punti della provinciale (ex Statale) 24, con significativi problemi di sicurezza per pedoni e ciclisti. Una soluzione definitiva dovrebbe arrivare con la realizzazione del secondo lotto della ciclovia Francigena, i cui lavori sono attesi nei prossimi mesi. Nel frattempo il percorso è stato deviato sul “Sentiero del Marrone e della Pietra”, che collega Villar Focchiardo a Mattie.
Una variante che completa quelle definite nei precedenti sopralluoghi. Così l’Abbazia di Novalesa è stata collegata con Venaus attraverso l’antica mulattiera mentre tra Susa e Gravere la nuova variante garantisce vedute mozzafiato sull’alveo della Dora e una panoramica sulla città di Susa e sull’intera Valle. Soluzioni trovate grazie alla collaborazione con le amministrazioni locali, i cittadini e i volontari del territorio.
Gli assessori al Turismo Giorgio Montabone e ai Lavori Pubblici Luca Giai puntano molto “su questi percorsi pedonali e ciclistici sulla Via Francigena, che contribuiranno a promuovere un turismo dolce, in grado di attrarre sul nostro territorio tanti appassionati di storia, natura, enogastronomia e cultura”.
b.a.