Un“venerdì” a Sant’Antonino raccontato su You Tube dalla Città Metropolitana
SANT’ANTONINO Chi l’ha detto che i paesi della “bassa” non possano avere capacità di affascinare e attrarre turisti? Il video realizzato nei giorni scorsi e messo in rete sul sito della Città Metropolitana restituisce un’immagine e un biglietto da visita apprezzabile all’abitato, alle frazioni, al territorio di Sant’Antonino. L’iniziativa è della ‘Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini’ dell’ente che ha dato vita a una rubrica intitolata “Venerdì del sindaco”.
Nelle settimane scorse, la troupe ha visitato Sant’Antonino e ha realizzato un’intervista alla sindaca del paese Susanna Preacco. Il reportage televisivo è stato pubblicato venerdì scorso sul nel canale “YouTube” dell’Ente ed è stato trasmesso anche dall’emittente Telecupole.
“ Un’occasione– fanno sapere dalla Città Metropolitana – per far conoscere le peculiarità dei piccoli centri, comprendere le emergenze e i piccoli e grandi problemi quotidiani con cui si confrontano i Sindaci, scelti dai loro concittadini per amministrare comunità montane e rurali a torto considerate marginali; realtà in cui la politica è volontariato puro”.
I filmati vanno anche in onda sull’emittente interregionale Telecupole, il sabato alle 14,30 con repliche la domenica alle 18,45 e il lunedì alle 20,40.
Nel video dedicato a Sant’Antonino non mancanocuriosità, come quella che riguarda il tritone, un anfibio che vive nella zone umide intorno alle frazioni Codrei, Mareschi e Vignassa, su un’area boscata di circa dieci ettari. L’area è conosciuta come “I Mareschi”( dal francese “marais”, palude) ed è un ambiente naturale sempre più raro in Italia ed è protetto a livello comunitario dalla Convenzione di Ramsar. Il Comune di Sant’Antonino, come spiegato la sindaca Preacco nell’intervista, “ha redatto un progetto sul Tritone crestato”, presente ai Mareschi, su cui sono state effettuate ricerche scientifiche, monitoraggi, azioni di sensibilizzazione nelle scuole grazie al volontario Elio Giuliano, tutor di riconosciuta esperienza in tema di tutela della biodiversità.
Preacco non ha mancato di aggiungere altri suggerimenti per chi desidera trascorrere un giornata a Sant’Antonino: il campanile romanico che svetta sulla piazza, restaurato anni fa grazie a una collaborazione tra Comune e parrocchia: “Il parroco don Sergio Blandino – ha detto la sindaca – è un valore per il nostro territorio. Con lui lavoriamo benissimo. Tanto per dire: il Comune ha sistemato la piazza centrale del paese mentre il parroco ha recuperato il campanile e rimesso nuovo la facciata della chiesa”. Il video si sofferma poi sulle origini medioevali (il più antico documento che attesta la presenza di un nucleo abitativo risale intorno all’anno Mille) mentre lungo i secoli, lungo la strada di Francia, si sono sviluppare attività agricole, artigianali e commerciali.
Meritano poi di essere citati la stazione ferroviaria (edificata nel 1855 è una delle quattro stazioni storiche della valle), il rifugio antiaereo costruito negli anni della seconda guerra per i dipendenti del cotonificio Abegg, la fornace (di proprietà privata) che ha prodotto fino a pochi decenni fa la calce per le imprese edili del territorio, la ghiacciaia, realizzata nel 1841 nella frazione di San Piuc, nell’area dei Mareschi: interamente in pietra e mattoni. Consiglio finale: per le visite ai luoghi del paese è bene mettersi in contatto con l’amministrazione comunale (www.comune. santantoninodisusa.to.it).