Cronacacronaca

Giovani valsusini Nosiglia davanti alla Sindone

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Nel pomeriggio di sabato Santo, 3 aprile, mons. Cesare Nosiglia ha presieduto, nella Cattedrale di Torino, una liturgia di preghiera davanti alla Sindone, trasmessa in diretta Tv e social.

L’Arcivescovo si è avvicinato per qualche momento alla teca, all’inizio e alla fine della preghiera. Le immagini sono state trasmesse in televisione dalle 17 alle 18 su TV2000 (canale 28 del digitale terrestre). Per il resto del mondo è stata rilanciata via satellite dal Centro Televisivo Vaticano, da Telepace e altre emittenti. Accanto alla diretta televisiva è stata riproposta anche quest’anno la condivisione della preghiera del Sabato Santo sui social.

Un momento di contemplazione preparato in vista dell’Incontro europeo dei giovani di Taizé che avrebbe dovuto svolgersi a Torino nei giorno dopo Natale 2020, e che si spera di poter celebrare per il Capodanno 2021 Tra i presenti anche alcuni giovani valsusini guidati da don Antonello Taccori, responsabile della Pastorale Giovanile della diocesi di Susa.

“Nosiglia – racconta don Antonello – si è dimostrato ancora una volta molto accogliente, direi quasi “paterno”; era felice di vedere i giovani valsusini presenti a questo momento” Quali sensazioni avete provato?

“E’ stato un momento straordinario, una di quelle cose che non capitano tutti i giorni: stare davanti alla Sindone proprio qualche ora prima della veglia pasquale. Sono stato vicino al Sacro Lino per pochissimi minuti. Ho provato una grande emozione. Sentivo di

essere lì non solo per me stesso ma per ‘mettere lì” tutti quanti; gli ammalati, quelli che stanno soffrendo, quanti hanno subito lutti a causa della pandemia. Mi son passati davanti agli occhi i volti di tante persone che conosco”.

Don Antonello ha notato una grande emozione anche “nello sguardo e negli atteggiamenti di mons. Nosiglia: “Ho notato in lui una grande tenerezza. Forse ha pensato che questo potrebbe essere il suo ultimo contatto diretto con la Sindone, visto che il mandato sta per scadere. L’ho visto davvero emozionato” Poi, con don Antonello Taccori, c’erano i giovani valsusini. Alcuni di loro hanno voluto raccontarci quello che hanno provato a contatto con la Sindone.

Per Luca Margaria “la contemplazione della Sindone è molto più che una semplice visita. Calata nella situazione in cui ci troviamo oggi, la sofferenza diventa il peso che ognuno di noi è chiamato a sopportare. Ma con la fede nel cuore, uniti dallo Spirito, sta a noi diffondere il messaggio di speranza che ci spinge a guardare oltre”.

Alessandro De Gani riferisce di una “ un’esperienza molto emozionante; è stato un privilegio poter assistere ad una funzione così importante, intensa e profonda, ma soprattutto molto bella. Prima che iniziasse la celebrazione abbiamo avuto l’opportunità di ammirare da vicino la Sindone, ritengo che non ci potesse essere modo migliore per poter vivere la Pasqua con Cristo risorto. È stata un’emozione molto forte, non è da tutti i giorni poter stare accanto alla reliquia per 5 lunghi

minuti nella preghiera e nel silenzio. La funzione è stata accompagnata da tante testimonianze interessanti che ci hanno aiutato a calarci nel mistero del Sacro volto e ad accompagnarci fino alla preghiera finale presieduta dall’ Arcivescovo. Sono stato molto fortunato ed é stato un momento molto bello”.

Marta Zedda parla di “ una bella opportunità, di un sabato santo diverso da quelli degli ultimi anni! Credo che la visita alla sacra sindone mi abbia aiutata a prendere un momento tutto per me per riflettere sul verso sul senso della Pasqua”.

Bruno Andolfatto

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