Appello da Sant’Ambrogio: “Cerchiamo una banca disponibile ad aprire uno sportello in paese”
“Cercasi banca disponibile ad aprire uno sportello in paese”. E’ questo il senso della sottoscrizione lanciata nei giorni scorsi a Sant’Ambrogio da Mauro Galliano, titolare di un negozio di giocattoli, che nella sola giornata di domenica 24 (in concomitanza con la sagra del Meliga Day) ha raggiunto quota 586 firme; una cifra che potrebbe crescere ancora, visto che, spiega il promotore, “molti commercianti hanno chiesto i fogli per raccogliere le adesioni”.
La raccolta prosegue fino a metà novembre, in occasione della festa del paese. “La Banca Crt poi diventata Unicredit– spiega Galliano – è stata una realtà santambrogese per oltre 55 anni ma negli ultimi anni le grandi fusioni finanziarie e le disposizioni provenienti dai grattacieli milanesi hanno preferito altre strategie basate sull’ aumento dei profitti e la diminuzione dei costi. Questo ha portato alcuni grandi gruppi bancari a chiudere, trasferire e tagliare il personale. E’ successo un po’ dappertutto in valle di Susa e in Valsangone dove Unicredit e San Paolo hanno ridimensionato la loro presenza”.
Tutto questo mentre “noi crediamo che il sistema sano dell’ economia italiana vada ricercato in modo diffuso sui territori, tra la gente, le aziende sane e gli imprenditori e non soltanto online o nei listini di speculazione borsistica”, aggiunge Galliano che mette in luce come “quasi 3 generazioni di santambrogesi hanno affidato i loro risparmi e hanno permesso ( nel loro piccolo) la grande scalata della gloriosa Cassa di Risparmio di Torino”.
Insomma “le operazioni online non sono il rimedio a tutto perché esistono le persone, i luoghi fatti di gentilezze e accoglienza, consigli o rassicurazioni dove riporre i propri risparmi e tutto questo per moltissime persone rappresenta ancora un valore”.
A Sant’ Ambrogio nelle ultime settimane alla chiusura della filiale Unicredit si è aggiunta quella (temporanea, per lavori in corso ) dell’Ufficio Postale. Risultato: in paese in questo momento gli sportelli risultano tutti chiusi.
“Siamo molto delusi ma non rassegnati”, dice Galliano. Di qui l’appello “alle molte altre banche e agli istituti di credito piccoli e grandi che fanno del territorio e della presenza fisica tra la gente un loro biglietto da visita: aprite una filiale a Sant’Ambrogio”.
L’appello verrà accolto? Difficile dirlo. Intanto l’iniziativa incassa il consenso del Comune.
“Appoggiamo questa nobile iniziativa– dichiara la sindaca Antonella Falchero. “A suo tempo le abbiamo tentate tutte per evitare la chiusura della filiale UniCredit, i cui vertici non ci hanno neppure ascoltati. Ora speriamo che qualcosa cambi”.
Da registrare anche la presa di posizione dell’Uncem, l’unione dei piccoli comuni: “ Fanno benissimo i cittadini di Sant’Ambrogio a mobilitarsi per il ritorno della banca”, dichiarano Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, e Marco BussonePresidente Uncem nazionale. “ E Fanno bene con il Sindaco a raccogliere le firme, ma anche a scendere in piazza, a breve per alzare la voce. È giusto che le comunità si facciano sentire, si attrezzino contro chi decide contro di loro, chi chiude i servizi, chi se ne va e chiude la porta ai territori. Uncem sostiene la mobilitazione che dovrà crescere. Sant’Ambrogio non è sola, è con tutti i Comuni italiani attaccati dalle banche che se ne vanno. Noi ci opponiamo ancora una volta. E confidiamo di vincere, di costringere uno o più istituti a un ritorno, come è già anche avvenuto. Se ne sono andati, hanno perso clienti, si sono pentiti e sono tornati. Care banche questa volta non perdete tempo, tornate a Sant’Ambrogio e smettete di abbandonare i territori’.
Bruno Andolfatto